San GIMIGNANO
- Elena Leo
- 19 ago 2021
- Tempo di lettura: 2 min
C'era una volta qui, solo una strada, che disegnava sul colle un cammino;
oggi sul colle è una piazza bellissima, nei colori caldi e naturali della pietra e dell'argilla.

Quando si dice : una “pubblica piazza” è esattamente così che dovrebbe essere.
Un posto da vivere.
Fateci caso, dopo aver trattenuto il fiato per l'emozione alla vista dell'antica porta San Giovanni, dopo aver attraversato fra turisti e negozi, la via principale; vi fermerete, lo so, entrando in quel gioiello che è Piazza della Cisterna.
Godetevela, fate bene !
E poi, non appena proseguirete, arriverete proprio qui, nella pubblica piazza del Duomo che riunisce i 2 versanti del borgo; un angolo perfetto dove incontrarsi, seduti sotto l'arcone del vecchio Palazzo del Podestà o sotto la loggia del Palazzo Comunale.
Le persone vengono qui a chiacchierare cercando il fresco, leggendo il giornale e perfino giocando a carte, portandosi la propria sedia da casa se il posto sulle sedute in pietra non basta.
Direi che è uno degli angoli che amo di più in questo borgo che tutti ci invidiano !

Strani elementi combinati insieme hanno dato vita al suo nome ed alla sua identità : la salvifica apparizione di un vescovo modenese che qui non è mai stato, le sofferenze di una bambina malata che restò sempre coraggiosa e sorridente, un vino bianco che con il chianti non ha niente da spartire, una sensibilità che combina in sé gli orizzonti visibili dalle sue 2 porte, l'una rivolta verso Firenze, l'altra verso Siena, ed è parte saporita della sua identità anche l'oro rosso ottenuto da un fiore delicato che lega la tradizione di questo luogo a quella dell'antica Persia.
Ho dimenticato qualcosa....? Ma certo, ho dimenticato le sue torri, giusto, giustissimo, come ho potuto ?? Ditemi, quanti fra voi arrivando qui, hanno anche affrontato i gradini di Torre Grossa prima di ripartire ? Perché credetemi, San Gimignano e la campagna che la circonda non potete dire fino in fondo di averli ammirati se non vi siete regalati la salita su questa Torre; salite e capirete !
A chi è già stato qui più volte, magari anche con guida, arrivandoci in macchina, direi :
adesso basta auto !
Se ancora avete gambe buone ed il fiato non vi manca è tempo che facciate un'esperienza diversa, percorrete la Francigena in Toscana secondo le vostre possibilità : tutta, in solitaria, oppure in gruppo, in una sequenza di 4-5 tappe, magari anche solo una tappa con guida nell'arco di una giornata, tra 2 località servite da trasporto pubblico e vedrete che camminare un giorno intero per raggiungere la meta che vi siete prefissi, darà una prospettiva completamente diversa ai vostri occhi; noterete cose che altrimenti non vi sareste mai fermati a guardare, percepirete l'importanza dei piccoli luoghi di accoglienza lungo il cammino, inizierete a farvi domande sugli animali e sulle piante....mi racconterete !
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