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FUORI REGIONE

  • Immagine del redattore: Elena Leo
    Elena Leo
  • 29 ago 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Prossimità fuori regione lungo la Via della Lana e della Seta


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Siamo nella più antica università del mondo, nel palazzo che nel '500 riunì le scuole degli Artisti e dei Legisti. Perchè mai proprio su questa panca del nobile Archiginnasio ?


Perchè oggi con il blog dal divano alla panchina , turismo di prossimità in Toscana si va "fuori porta" ; lasciamoci per qualche giorno alle spalle le pappardelle sul papero ed i sedani ripieni e andiamo a sfondarci di tortellini !


Sconfiniamo oltre la magica Badia di Montepiano che segna il limite nord della provincia di Prato; abbiamo scorrazzato a lungo in Toscana tra litorale, borghi, filari di viti e pascoli punteggiati di ovini, ebbene, se le previsioni non mettono pioggia e avete una bella settimana di vacanza, il consiglio di oggi è di muovere in direzione nord fino ad arrivare a Bologna, se qualcuno resta indietro, ci vediamo da Mario !


Dal ponte al Mercatale risaliamo il Bisenzio; il luccichio dell'oro bianco di Prato ci terrà compagnia per un tratto di strada.

Si parte a piedi, percorrendo la Via della Lana che ci condurrà dal Cavalciotto lungo il crinale della Calvana ed i boschi dell'appennino in una lunga sequenza di dislivelli positivi e negativi ; scendendo dall'altro versante dell'appennino scopriremo la Chiusa di Casalecchio che ci introduce alla Via della Seta.


Tra età romana ed alto medioevo è incredibile la mole di lavori di canalizzazione delle acque che fu fatta per scopi civili e commerciali; sebbene oggi in gran parte nascosta ai nostri occhi, fu quest'opera che permise alle due città di Bologna e di Prato di conquistare con i loro tessuti le maggiori piazze europee schiacciando la concorrenza di tante altre città.


Eppure oggi nell'immaginario collettivo Bologna è una città senza acque e nessun forestiero vi si reca per comprare sete pregiate...restano mille altri motivi di interesse !!


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Cultura, fede, politica, artigianato e industria, è curioso scoprire come la storia ha tessuto trame ed annodato fili che ci portano a scoprire da un lato e dall'altro dell'appennino tasselli diversi di un unico mosaico...partiti dalla città in cui risplende in candido alberese il Castello voluto da Federico II , si arriva in Piazza grande giocando a bisbigliare sotto il voltone, a 2 passi dal Palazzo dove l'avvenente erede di Federico visse prigioniero per lunghi anni; certo nei cassoni degli Svevi non dovettero mai mancare né lane, né sete, mentre non so voi, ma io in questo momento mi vergogno un po' dell'abbigliamento sintetico che mi riveste, nè lana, nè seta, ahi ahi ahi !!


Abbiamo camminato, assaggiato di tutto, ci siamo divertiti cantando a spasso per la città, meravigliandoci alla vista di portici antichissimi con sostegni lignei ; in Santa Maria della Vita siamo rimasti letteralmente senza parole ed ora eccoci finalmente qui, seduti su questa panchina, a pochi passi dal Teatro Anatomico, ascoltando con l'auricolare le ultime notizie di cronaca dall'Afghanistan...è spiazzante ascoltarle proprio qui dove l'università nel lontano XIII sec. riconobbe la brillante intelligenza di una giovane donna di nome Bettisia Gozzadini al punto da concederle il ruolo di docente in giurisprudenza.


Chiudo questo post con l'augurio che in un futuro molto prossimo, bambine e donne di tutto il mondo possano realizzare sè stesse e "danzare libere su una tavola tra 2 montagne prendendo il cielo con le mani".

Condividete le vostre foto : Via della Lana e della Seta, Bologna, luoghi della cultura !


 
 
 

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Elena  Leo

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