BOBOLI
- Elena Leo
- 16 ago 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Benvenuti al giardino dei signori di Firenze !

Firenze, dove il giardino molto spesso è struttura, simbolo del controllo dell'uomo sulla natura, un controllo che vuol essere strumento per aiutare i frequentatori solitari a riscoprire l'ordine e la quiete dentro sè stessi, a ritrovare fiducia nel valore della razionalità.
Quando il giardino non era affollato di ospiti, quando non si era necessariamente tenuti a dar sfoggio di ricchezza e follia con spettacoli eccentrici, in questo spazio privato regnava una grande pace ed era possibile distaccarsi dal caos delle lotte politiche, delle fiere mercantili, degli intrighi di palazzo, dei mendicanti di strada . . . credere che un ordine civile potesse esistere dopotutto, e che potesse trovare uno spazio tangibile nelle loro vite signorili.
Il giardino quindi non era solo spazio per svago, feste, piacevoli incontri, angoli di bizzarrie con cui stupire, riserva di caccia esclusiva e luogo per cavalcare; voleva anche essere specchio di un ordine creativo e riflesso delle divine proporzioni che si stavano riscoprendo in natura, la progettazione dei giardini doveva soddisfare tutto questo, creare accenni alla nostra natura primordiale e selvatica che andava via via nobilitandosi, integrare l'architettura verde con sculture, offrire un richiamo all'antichità per rendere monumentali e celebrativi dei luoghi chiave del giardino stesso.

A Boboli questi ingredienti segreti ci sono tutti, potete divertirvi a percorrere la collina e scoprirli uno ad uno.
Dovrete certamente immaginarvi qualcosa in più che oggi è andato perduto; in origine ad esempio i giochi d'acqua erano continui e più coinvolgenti, soprattutto nella grotta grande del Buontalenti che doveva essere una meraviglia assoluta !!
Le grandi scuderie che oggi ospitano il Liceo Artistico erano parte del giardino e ai lati del viottolone vi erano 2 splendidi labirinti di alte siepi.
Certamente nel '500 dalla sommità del colle non si scorgeva il profilo del palazzo di giustizia, ma il giardino offre ancora panorami stupendi, sia sui tetti d'oltrarno e i rilievi a N/O di Firenze, sia sulla verde collina di San Miniato.

Di tante cose in Boboli si conserva tradizione, come il ricoverare ogni inverno le conche di agrumi sui gradoni della limonaia , esponendole al pubblico solo nella bella stagione.
E d'estate chissà che qualcuno di voi non abbia avuto la fortuna di assistere a spettacoli di opera o danza seduto sulle gradinate dell'anfiteatro, di norma precluse ai visitatori del giardino.
Proteggetevi dal sole ed esplorate, troverete anche opere contemporanee, parte di una collezione permanente e non dimenticate che il vostro biglietto vale anche per accedere al Giardino del Cavaliere e allo splendido Giardino Bardini.

Attendo vostre FOTO TAGGATE dalle tante panchine dei Giardini di Firenze !
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