APPENNINO
- Elena Leo
- 3 ago 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Le nostre montagne ! Un tempo rifugio sia di partigiani, sia di banditi, oggi una sequenza di vette e cammini con tanti spazi alla portata di tutti !

Scegliendo con attenzione lunghezza e caratteristica del percorso, l'Appennino offre una tale varietà di spazi e di sentieri da soddisfare tutti.
E dico davvero tutti, grandi e piccini, camminatori allenati che percorrono 25 o perfino 30 km in montagna come fosse niente, ma anche persone che sanno camminare e talvolta desiderano solo entrare nel bosco per il piacere di rigenerarsi, con una tranquilla passeggiata nel verde, all'ombra di grandi alberi. Sì, certo, basta davvero un niente per star bene in montagna e poco importa che a darvi ombra siano roverelle, faggi, castagni, aceri o abeti; i grandi alberi vi terranno compagnia alle diverse altitudini e se amate le piante e volete semplicemente giocare a riconoscerle dalle loro foglie, il divertimento non vi mancherà.
L'Appennino è uno di quegli ambienti naturali che abbiamo in comune in diverse province, partendo dalla Lunigiana, giù fino al Casentino, passando dalla Garfagnana, dalla montagna pistoiese, dai rilievi della Calvana e dal Mugello ed è anche la cerniera che segna il confine ed insieme l'unione tra la Toscana e l'Emilia Romagna; là sul crinale, nei boschi, l'amore per la montagna, per le sue storie e le sue genti, ci unisce; scendendo dai 2 opposti versanti si scoprono pian piano ambienti diversi, un diverso modo di parlare e diverse tradizioni a tavola. Infatti la bellezza dell'Italia sta proprio in questo caleidoscopio di preziose identità locali che non finiscono mai di sorprendere.

Sull'Appennino ho avuto la fortuna di percorrere un tratto della Linea Gotica con una guida di nome Pietro, poche parole, ma sempre quelle giuste.
Conoscere i fatti che qui si sono succeduti dà un'altra consapevolezza al cammino degli escursionisti. Nei nostri passi si unisce alla meraviglia per la bellezza della natura, anche il rispetto per la sua storia.
Lungo i sentieri riscoprite le tracce di chi in montagna ci veniva per lavorare : chi faceva il burro, chi portava le pecore al pascolo, chi preparava con lenta pazienza il carbone; immagino che per loro nei momenti di pausa dalla fatica del lavoro non ci fossero panchine, ma solo la nuda roccia o la nuda terra ; oggi qualche panca in legno la potete trovare lungo i sentieri, a volte anche provvista di un tavolo robusto per regalarsi una bella pausa ristoro in compagnia.
Ricordatevi però che in montagna raramente troverete cestini, anche laddove vi sono panchine, questo per evitare che gli animali facciano disastri; attrezzatevi dunque per poter portare con voi lo sciupo fino al rientro dalla vostra escursione !

Godetevi la montagna con attenzione e con rispetto, buon cammino a tutti e non dimenticate di TAGGARMI nelle vostre foto !
Bel lavoro anche oggi! Brava Ele!