al GIGLIO
- Elena Leo
- 1 ago 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aegilium, l'Isola delle Capre, un'isola tutta bella !

Che sia primavera, estate o che sia inverno, questa piccola perla dell'Arcipelago, è sempre bella e a meno che non soffino avversi i venti dell'ovest, ci arrivate dall'Argentario con un viaggio breve e piacevole.

Le panchine che vedete qui si trovano a Giglio Porto, dove chi sbarca difficilmente le nota. Arrivando si vuol solo correre a buttar giù i bagagli e girare liberi sull'isola tra sentieri e calette per tuffarsi a mare, in un'acqua che qui è limpidissima, perfino in porto.
Ci sarà il tempo prima di ripartire per una pausa caffè tra i negozi e le trattorie del porto; troverete le panchine e vi accorgerete che da questo lato, presso il faro verde, si trova un bel monumento in bronzo dedicato al popolo del Giglio.

Ma davvero state già partendo !!?
Nooo, che peccato ! Lo so che avete fatto il bagno in tante calette, ma a vedere il faraglione ci siete stati ? Siete andati in escursione fino alla Ciombella immaginando il tempo in cui l'isola era unita alla terraferma e i nostri antenati ci arrivavano a piedi ? Avete percorso il crinale fino a Poggio Ritto lasciandovi stupire dai cespugli in fiore contornati dal luccichio del mare ? Avete reso omaggio a san Mamiliano in Castello e soprattutto, state riportando in Italia un po' di vino e pan ficato per quando la nostalgia dell'isola regnerà sovrana nella vostra mente e la sera non avrete più una panchina con vista sul mare ??
Spero di sì ! Fate buon viaggio e se volete potete taggarmi nelle vostre foto con panchine da Arcipelago Toscano e Santuario dei Cetacei !

Una piccola nota :
questo blog l'ho immaginato come strumento di comunicazione solidale ed è per questo che troverete pubblicati in alcuni dei prossimi post, dei contatti di professionisti che operano nelle stesse aree in cui lavoro io stessa ; le citazioni sono state inserite per conoscenza diretta e stima personale senza alcun interesse commerciale.
Per quanto mi riguarda, vorrei abbattere il tabù della concorrenza che affligge tutti noi operatori turistici. Durante il lockdown si sono spese tante belle parole e si sono viste crescere splendide iniziative su turismo consapevole, responsabile, solidale e sostenibile, riferendosi in primis al rispetto dovuto verso le comunità e gli ambienti oggetto dei nostri itinerari. Il mio augurio è che il concetto di turismo solidale e sostenibile possa estendersi in una rete virtuosa di sostegno reciproco anche fra operatori turistici che si riconoscono in valori condivisi.
A domani !!!
Chissa‘ dove ci porti domani, Elena!
Sto aspettando altre dritte per dove andare a visitare tutte le panchine di questo mondo !!!!! A presto !!
Aspettiamo di continuare a viaggiare virtualmente con te nei prossimi post!